Tredici opere, due balletti, una prima assoluta e un gala verdiano: la stagione del Regio di Torino non era mai stata così densa di appuntamenti. Il titolo di quest'anno è “L'Italia in Opera” visto il grande spazio a tre compositori italiani: Verdi, Rossini, Puccini. Grande merito del Regio di Torino quello di cercare una via italiana al repertorio: molti dei titoli in cartellone sono allestimenti di proprietà, a cominciare dal titolo inaugurale, Simon Boccanegra, diretto da Gianandrea Noseda (8 recite in ottobre) con Ambrogio Maestri e Alberto Mastromarino, Maria Josè Siri ed Erika Grimaldi, Michele Pertusi, Roberto De Biasio e Gianluca Terranova. Sempre in ottobre si alternano a Simone Rigoletto e Traviata, tre recite ciascuno, negli allestimenti di Fabio Banfo e Laurent Pelly. Dopo tre titoli verdiani ecco Rossini a novembre (9 recite): ancora dai magazzini del Regio proviene il Barbiere di Siviglia con la regia di Vittorio Borrelli e sul podio Alessandro De Marchi; nel cast Antonino Siragusa e Francesco Marsiglia, Paolo Bordogna e Marco Filippo Romano, Laura Polverelli, Vito Priante, Nicola Ulivieri e Aleksandr Vinogradov. In prima assoluta “Verdi, narrar cantando” con la voce di Marco Paolini e il violoncello di Mario Brunello (14, 15 e 16 novembre). A seguire il balletto dell'Opéra de Lyon presenta Limbs' Theorem di William Forsythe e la Giselle di Mats Ek. Il nuovo anno si apre con il Flauto Magico (10 recite in gennaio), allestimento del Regio, seguito dalla ripresa della Madama Butterfly di Michieletto (3 recite in febbraio) che apre la strada alla Turandot monumentale di Giuliano Montaldo del Carlo Felice di Genova (11 recite in febbraio): sul podio Pinchas Steinberg, nel cast Lise Lindstrom, Roberto Aronica e Walter Fraccaro, Carmen Giannattasio ed Erika Grimaldi. Il “momento” pucciniano prosegue in marzo con Tosca (3 recite) e Gianni Schicchi (9 recite). Rossini torna a maggio con uno spettacolo imperdibile in cinque recite: Guglielmo Tell, nuovo allestimento con il ROF per la regia di Graham Vick e la direzione di Gianandrea Noseda; nel cast Carlos Alvarez e Fabio Capitanucci, John Osborne, Elena Mosuc e Angela Meade, Mirco Palazzi e altri specialisti; la versione è quella ritmica italiana di Calisto Bassi. I nuovi allestimenti continuano a giugno: 5 recite del Rake's progress di Igor Stravinckij con la regia di Daniel McVicar e la direzione di Gianandrea Noseda. Chiude la stagione La vedova allegra, sette recite tra giugno e luglio. Eppoi una turnè in Giappone a dicembre e una stagione concertistica tutta da seguire. Maggiori informazioni sul sito del teatro Regio di Torino.